Palazzolo Acreide (abitanti 8668, 670 m.s.l.m.) si trova in provincia di Siracusa, un luogo al centro di numerosi itinerari turistici della Sicilia Sud-orientale; quindi, a ragione, possiamo considerarlo come una base privilegiata per i turisti che intendono visitare le zone circostanti.
Il paese è a forma triangolare con accessi principali agli angoli.
Dista 41 km da Siracusa e fa parte del comprensorio degli Iblei.
Nel 664 a. C., sulla collina detta Acremonte, che separa le valli dell’Anapo e del Tellaro, i Siracusani fondarono Akrai. Molte sono le citazioni d’antichi storici e scrittori, che fanno riferimento al ruolo di Akrai in importanti avvenimenti della storia siciliana. Tale luogo prima ancora di essere apprezzato dai siracusani fu scelto dai Siculi che vi innalzarono un proprio villaggio intorno al XII sec.
Numerose furono le dominazioni che si avvicendarono nel corso dei secoli a Palazzolo Acreide: romana, bizantina, araba, normanna. Da qui le varie denominazioni date alla città: Akrai, Acre, Balansùl, Placeolum o Palatioli ed infine Palazzolo a cui, nel 1862, fu aggiunto il patronimico di Acreide.
«Acre e Casmene furono fondate dai Siracusani: Acre settant'anni dopo Siracusa, Casmene vent'anni circa dopo Acre. Anche la colonizzazione più antica di Camarina si deve attribuire ai Siracusani, circa centotrentacinque anni dopo che si fondò Siracusa; ne furono nominati ecisti Dascone e Menecolo.»
Palazzolo Acreide : Visita alla Città
Distrutta dal terremoto del 1693 rinacque la Palazzolo settecentesca. Nella Piazza del Popolo si innalza imponente la Chiesa di S. Sebastiano con la sua scenografica gradinata. L’interno è a tre navate, con pregevoli stucchi risalenti al 1783 e numerosi quadri tra cui quello di S. Margherita da Cortona, opera di Vito D’Anna.
Di architettura settecentesca è il Palazzo Municipale sorto sul sito che fu del Monastero Benedettino.
Sul vasto piazzale Marconi si trova la Villa Comunale, voluta e realizzata dai baroni Judica e Messina, e caratterizzata da quattro spaziosi lunghi viali e da secolari alberi ornamentali, di cui alcuni assai rari.
La Chiesa del Convento è di costruzione recente, annesso alla chiesa è il Convento dei Padri Cappuccini.
La Chiesa di S. Antonio Abate progettata inizialmente a tre navate a croce latina, non è mai stata completata. Il culto preminente è verso la Madonna Addolorata.
Chiesa di San Paolo Apostolo (Photo: Andrea Latina – Archivio Centro Studi Iblei)
La Chiesa di S. Paolo nasce sulla vecchia Chiesa di S. Sofia; la parte più pregevole è la facciata in stile Barocco. Si sviluppa in altezza in tre piani con pronao. Si venera S. Paolo Apostolo eletto nel 1688 Patrono di Palazzolo Acreide.
La Chiesa di S. Nicolò è la Chiesa Madre, è a croce latina con cupola nel transetto, l’interno è a tre navate e la trabeazione del cornicione presenta una ricca decorazione barocca. La facciata, rifatta nel 1893, presenta qualche motivo architettonico classicheggiante.
La Chiesa dell’Annunziata è la più antica di Palazzolo A. Ricostruita dopo il terremoto, ebbe un’impostazione più maestosa, a tre navate. Tre sono i capolavori d’indiscusso pregio artistico: l’altare di marmo intarsiato con marmi di diversi colori, rappresentanti l’allegoria della primavera; il portale della facciata risalente al ‘700 è di intonazione barocca e spagnoleggiante; il quadro dell’Annunciazione di Antonello da Messina, oggi esposto al Museo Bellomo di Siracusa.
La Chiesa di S. Michele, semplice nel suo insieme, presenta all’interno colonne in stile corinzio. La facciata è movimentata da un portale centrale con colonne anch’esse corinzie.
La Chiesa dell’Immacolata ad una navata, è semplice nella sua struttura. All’interno si può ammirare la pregevole statua della “Madonna col Bambino” di Francesco Laurana.
La Casa-museo di Antonino Uccello si trova nei locali a pianterreno (dammusa) di un antico palazzo baronale in Via Machiavelli, risalente al ‘700. La grande dedizione e passione per le tradizioni popolari di A. Uccello ci ha lasciato testimonianze etno-antropologiche di notevole interesse.
Palazzolo Acreide: Eventi
Diverse sono gli eventi che ogni anno si svolgono nel territorio di Palazzolo Acreide: Il 28 e 29 Giugno il paese festeggia San Paolo in una delle Feste Patronali più antiche e suggestive della Sicilia. Fede, folklore, tradizioni e spettacolo.
Il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani a Palazzolo Acreide è la più importante rassegna di teatro dedicata alle future generazioni nel panorama nazionale e internazionale. Ogni anno al Teatro greco di Akrai ragazzi di tutte le età presentano originali riletture dei testi classici, greci e latini nel corso di un evento che fa della partecipazione e dello stare insieme, uno dei suoi punti di forza.
Il Carnevale di Palazzolo Acreide è il più antico della Sicilia. Si festeggia con la sfilata di carri allegorici, gruppi in maschera, i vari veglioni e le “abbuffate” a base di “Cavatieddi“, un tipo di pasta condita con il sugo di maiale, la salsiccia palazzolese e i crostini di trota.
EVENTI - L' Agrimontana
L’Agrimontana è la festa autunnale del mangiar bene di Palazzolo Acreide, un appuntamento che unisce tradizione e cucina con la bellezza dei luoghi. Fittissimo il programma della festa che storicamente attira migliaia di visitatori, provenienti da varie province della Sicilia per gustare i prodotti della gastronomia locale: dai funghi al tartufo, al miele, alle carni, sapientemente preparati dai ristoratori e dai produttori locali, ma anche i formaggi, le zeppole e la salsiccia.
EVENTI - Il Natale
A Natale, a Palazzolo Acreide, è possibile ammiraze l’immenso albero che ricopre la facciata della Chiesa di San Sebastiano e i presepi viventi, che riempiono di vita le vie del Paese. Eventi, mostre, concerti.
Palazzolo Acreide si trova al centro dell’itinerario delle Città tardo barocche del Val di Noto. E’ la scelta ideale per chi desidera raggiungere con facilità le altre destinazioni.
Queste le principali distanze:
Caltagirone: 59,8 km (tramite SS124) Catania: 97,5 m (tramite E45) – 76,0 km (tramite SP5) Militello Val di Catania: 49,7 km (tramite SS124) Modica: 38,7 km (tramite SP90 e SP59) Noto: 30,1 km (tramite SS287) Ragusa: 41,2 km (tramite SP62) Scicli: 49,4 km (tramite SP59)
Palazzolo Acreide: Aree archeologiche
All’interno del parco archeologico, dominante la valle dell’Anapo si trova il Teatro Greco. La sua scoperta si deve al barone Gabriele Judica, nel 1824. Uomo di cultura, amante dell’antico, studiò e salvaguardò i beni archeologici per le generazioni future. La sua costruzione si fa risalire intorno al II sec. a.C. durante il regno di Ierone II. Una stretta galleria dà la possibilità di collegare la cava del teatro al Bouleuterion. Questo edificio di modeste dimensioni era un luogo di raduno per le assemblee del senato acrense. A ridosso del teatro si trovano i resti del Tempio di Afrodite. A Sud-Est le latomie dette dell’Intagliata e dell’Intagliatella, usate inizialmente come cave di pietra per la costruzione dell’antica Akrai, in seguito divennero luoghi di sepoltura. Sul pendio della città antica sorgono altre latomie conosciute come Templi ferali, luoghi di venerazione. Ai piedi del colle una serie di bassorilievi scolpiti nel calcare documenta il culto degli acrensi nei confronti della dea Cibele o Magna Mater, riconoscibile per il timpano, il Modio e i leoni. I rilievi risalenti alla metà del III sec. a.C. scoperti anch’essi dal barone Judica (nel 1809)), sono 12 e nel gergo locale vengono denominati “Santoni“. Scolpiti su una parete che si estende per circa 30 metri, sono di fattura rozza ma testimoni di valore storico e religioso. La necropoli della pineta occupa la sommità pianeggiante di detta contrada, ed è visibile dalla strada panoramica.
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Palazzolo Acreide: Aree naturalistiche
Incastonate fra i monti iblei si inseriscono la Valle dell’Anapo e Pantalica, oasi naturalistiche di rara bellezza.
La Valle dell’Anapo, attraversata dall’omonimo fiume, costituisce una delle più elevate sintesi dei valori ambientali, paesaggistici, archeologici e culturali. In quest’area, dove è ricchissima e variegata la flora e la fauna, sorge Pantalica (dall’arabo buntarigah = grotta), la più grande necropoli del Mediterraneo con le sue 5.000 tombe a grotticelle artificiali, sede, per alcuni studiosi, dell’antica Hybla dei siculi. La scoperta di tale area è dovuta all’appassionato lavoro di ricerca svolto da Paolo Orsi e successivamente da Bernabò Brea, due tra i più insigni maestri dell’archeologia mondiale. Per il suo posizionamento, la veduta della necropoli, delimitata dalle due grandi cave lungo le quali scorrono i fiumi Anapoe Calcinara, risulta di estrema suggestione. Di particolare rilievo è l’Anaktoron (=palazzo del principe) risalente al XII sec. a.C.. La città, dopo la dominazione greca e romana, ebbe nuova vitalità in epoca bizantina. Il successivo avvento arabo segnerà la fine di Pantalica.
Due ulteriori vicine aree naturalistiche di grande pregio sono la riserva di Vendicari, vicino Noto, e Cava Grande di Cassibile, vicino Avola, quest’ultima con i suoi suggestivi laghetti naturali.
Il primo settembre era per la comunità agricola una data importante, i massari andavano in piazza ad addivari i jarzuna, i ragazzi che sarebbero cresciuti
Via Padre Girolamo (da piazza Biblioteca a Corso Vittorio Emanuele) Il cappuccino fra’ Girolamo Giompaolo (1787-1857), a cui è intitolata la via in oggetto, fu
Palazzolo Acreide. Sebastiano Tanasi, alias Nnanu, alias Mastru Tanasi. Mastru non solo nell’accezione di maestro di scuola ché tale era, ma anche nel senso di uomo creativo alla stregua dei mastri artigiani,
Nel 1912 ebbero inizio i lavori per la realizzazione della ferrovia a scartamento ridotto Siracusa-Ragusa con diramazione per Vizzini campagna al Bivio Giarratana. L’opera, dopo